Di Alessandro Pagliaro
Ancora una volta la Massoneria, come sovente accade, viene accusata di ordire oscuri complotti. Questa volta è Forza Italia di Cetraro, che nella pretestuosa polemica innescata tra l’ospedale del proprio paese e quello di Paola, tira in ballo un fantomatico disegno oscuro “di natura, politica, amministrativa, massonica”, messo in atto a scapito di ragioni, che hanno tutto il sapore del campanile. Ormai additare la Massoneria come artefice di tutti i mali d’Italia è diventato un luogo comune, soprattutto quando non si ha il coraggio di fare nomi e cognomi dei colpevoli tramatori. Così che questa Massoneria, idealizzata negativamente e così disprezzata, diventa l’artefice di ogni male a qualsiasi latitudine. Il gioco è sapiente nello stuzzicare l’immaginario collettivo per materializzare una entità astratta e demoniaca, che tutto può al disopra di ordinamenti, leggi e istituzioni. Siamo al romanzesco del Codice da Vinci. Dispiace per Forza Italia che si professa partito di natura laica e liberale e che sbandiera i propri valori ideali legati al Risorgimento. C’è da ricordare a qualche smemorato che proprio l’Unità d’Italia venne conquistata con il sacrificio della vita di valorosi eroi massoni. Basta rileggersi la storia, per avere rispetto oggi anche del Grande Oriente d’Italia, che attraverso, il Gran Maestro Stefano Bisi, ha aperto le porte in nome della trasparenza e non della segretezza, delle logge sparse su tutto il territorio nazionale. Alcune avversioni pregiudiziali, fanno dimenticare che Salvador Allende, presidente del Cile ucciso dal regime fascista di Pinochet era il Gran Maestro della Loggia di Santiago; che Antonio Gramsci nel suo unico discorso al Parlamento difese l’esistenza della Massoneria contro Benito Mussolini che voleva metterla fuori legge; che il poeta spagnolo Garcia Lorca fu fucilato dai franchisti “perché socialista, omosessuale e massone”.