Nella frazione Acquaro di Cosoleto, nel reggino, la processione organizzata per la ricorrenza di San Rocco é stata annullata dal parroco, don Giovanni Bruzzì, dopo che la Polizia e Arma dei Carabinieri hanno accertato che la maggioranza dei circa trenta portatori della statua del santo era composta da persone con precedenti penali e di polizia. Una situazione che avrebbe violato le rigide disposizioni imposte in tal senso dal vescovo di Oppido Palmi, Francesco Milito, e dal questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone.
In Calabria le disposizioni per evitare presenze di appartenenti alla ‘ndrangheta e di pregiudicati durante le processioni religiose sono particolarmente rigide.
Le verifiche, in questo senso, sono particolarmente attente, in particolare, dopo quanto accadde nel 2014 ad Oppido Mamertina, sempre nel reggino, quando l’effige della Madonna delle Grazie, con una deviazione del percorso stabilito per la processione, venne portata sotto l’abitazione del presunto boss della ‘ndrangheta Giuseppe Mazzagatti. É stato da quel momento che il vescovo Milito ha emanato precise direttive per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.