Fonte: Il fatto di Calabria (I.T.)

http://www.ilfattodicalabria.it/cronaca/2019/07/prima-di-santina-poteva-morire-manuela/

Sta leggermente meglio ma niente di che. È ancora intubata e la cautela non solo è d’obbligo in casi del genere ma è l’unica via percorribile. È in rianimazione Manuela, per ovvie ragioni omettiamo il cognome. In rianimazione all’Annunziata di Cosenza. Non è arrivata sola all’ospedale ma con una vita in grembo di 33 settimane. Il tempo di prendere coscienza della gravità della situazione ed è stata operata d’urgenza. Parto necessario e improcastinabile per “sindrome di Hellp”, che tradotto in linguaggio “commestibile” vuol dire gestosi, pressione arteriosa della donna così alta che se non viene fatta partorire subito muore lei e chi si porta dentro. Il bimbo, evidentemente prematuro, sta comunque benino e pesa 1.800 grammi ed è ricoverato nel reparto di Neonatologia.

A piccolo messo più o meno in salvo, grazie alla tempestività del primario, del chirurgo e grazie allo staff tecnico del reparto dell’Annunziata, resta proprio Manuela da portare definitivamente dall’altra parte del fiume. È arrivata in condizioni assai critiche al nosocomio di Cosenza e il chirurgo che l’ha operata ha persino lasciato un altro intervento oncologico in corso in cui era impegnato. È il 16 luglio, tre giorni fa. Manuela (43 anni a novembre) viene operata alle ore 19 all’ospedale di Cosenza. È il giorno prima della tragedia di Santina e se (per ora e per fortuna) è la diversa sorte a dividerle c’è qualcosa che accomuna le due storie. Anzi, c’è un luogo e chissà se solo maledettamente sfortunato di questi tempi

È l’ospedale di Cetraro ad accomunarle. Anche Manuela veniva da lì quando in tutta fretta è stata operata d’urgenza a Cosenza. Lamentava forti dolori e trovandosi in vacanza sul Tirreno cosentino ha pensato bene di farsi ricoverare in ospedale, a Cetraro. La diagnosi per lei è diffusa quanto assai fuorviante, coliche renali. Sì, Manuela è stata trattata per coliche renali all’ospedale di Cetraro mentre invece la sua pressione arteriosa stava per espoldere e con lei il grembo. Forti le sue contrazioni, fatte risalire alle coliche renali ma Cetraro non può far parti al di sotto delle 34 settimane, manca il reparto. Però deve partorire il più presto possibile sentenzia (per fortuna) il ginecologo allarmato dal quadro clinico generale. E dispone il trasferimento d’urgenza a Cosenza dove invece la diagnosi in uscita (da Cetraro) viene stracciata. Nessuna colica renale, si tratta di gestosi. La pressione sta per esplodere. Questione davvero di minuti. Il resto è il chirurgo che lascia altro intervento per prendersi cura di lei, poi il primario e lo staff e il piccolo di 1.800 grammi in salvo e Manuela che ancora combatte (ma migliora). Storia (per ora e per fortuna) di una tragedia sfiorata. Il giorno prima di una tragedia che invece s’è consumata tutta fino in fondo…

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