Tentato omicidio, armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sono i reati che la Procura contesta a vario titolo alle 11 persone coinvolte nell’operazione “Ora di punta”. Per tutti loro il sostituto procuratore Alessandro Rho ha chiesto il processo. La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata nella cancelleria del gup Romina Rizzo, che ha fissato per il 18 luglio la data della prima udienza preliminare.
Il tentato omicidio di cui si parla nel procedimento, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, si è consumato lo scorso 9 gennaio nel rione Fondo Gesù con l’eclatante sparatoria a colpi di fucile e di pistola che avvenne in mezzo al traffico e nell’ora di punta (erano le 13,20, da qui il nome dato all’inchiesta), con centinaia di studenti e pendolari che si trovavano nelle vicinanze dell’autostazione dei bus.
Per gli inquirenti, il commando che quella mattina avrebbe cercato di uccidere Mario Cimino, Sebastiano Cimino e Francesco Marseglia, sarebbe stato composto da Ferdinando La Forgia, Massimiliano La Forgia e Gianluca La Forgia.
Il processo è stato chiesto per Ferdinando La Forgia (31 anni), Massimiliano La Forgia (43) e Gianluca La Forgia (35), accusati di tentato omicidio, detenzione di arma e alcuni episodi di spaccio; Mario Cimino (36) al quale viene contestata la detenzione e il porto d’armi; Emilio Galea (29) che deve rispondere della detenzione di due fucili – uno dei quali è ritenuto essere stato usato nel tentato omicidio – più altri episodi di spaccio. È stato chiesto il giudizio anche per Nicola De Giovanni (44), Francesco Gallo (34), Salvatore Santoro (29), Bruno Todarello (59), Umberto Vona (31) e Luigi Mendicino (43) accusati di altri episodi di spaccio di droga.