La Regione Calabria affida la manutenzione degli impianti per 7 milioni di euro
Convenzione ad una società di Veolia, già socio con la Regione in Sorical
Qualcuno sosteneva come le coincidenze non siano mai del tutto casuali e vadano sempre interpretate.
Questo è il primo pensiero quando apprendiamo che attraverso il Decreto nr. 2409/2019, la Regione Calabria ha deciso di affidare il servizio di manutenzione “degli impianti termici di alcuni edifici di proprietà e pertinenza della Regione”.
Gli immobili oggetto della decisione assunta dalla Regione e ritenuti più gravosi per la spesa energetica sono: la cittadella Regionale a Catanzaro e, quindi, gli Uffici di Via Modena a Reggio Calabria, di Via Cesare Gabriele a Cosenza, di Località Aeroporto a Vibo Valentia nonchè quelli di Via Corridoni a Crotone.
Certo, l’impegno di spesa è notevole, 7 milioni di euro per sei anni, e costerà ai Calabresi soltanto per l’anno in corso, ben 1.171.003,63 euro.
Ma l’obiettivo è senza alcun dubbio nobile.
Si tratta di “promuovere una politica di riduzione dei consumi energetici ed una migliore e più efficace attività di manutenzione degli impianti”.
Ciò che, invece, fa storcere il naso è che lascia pensare che nulla succeda per caso, è il nome della società che si è aggiudicata la convenzione.
Si tratta della Siram SpA, con sede legale a Milano.
Siram che, se non ricordiamo male – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – fa capo a Dalkia International, società a sua volta controllata da Veolia Environnement.
Il grande Sciascia soleva ripetere che le uniche cose sicure su questa terra siano le coincidenze,
Praticamente si occuperà della manutenzione degli Uffici Regionali una società partecipata da Veolia; ovvero la stessa società che è già in società con la Regione nella gestione di Sorical SpA.
Praticamente un matrimonio che continua.
Da anni ci battiamo affinché la Regione si decida chiarire la legittimità delle tariffe che Sorical applica ai comuni calabresi.
Da anni chiediamo il perché la Regione abbia ignorato un illuminante parere reso dal “Comitato di Consulenza giuridica della Regione Calabria”, ed inviato alla Presidenza per ben due volte, la prima il 3 agosto 2011 e la seconda il 6 febbraio 2012.
Sette anni di assordanti silenzi.
Oggi apprendiamo che Regione-Veolià è un matrimonio che, superata la crisi del settimo anno – afferma Di Lieto – continua a gonfie vele.
Spiace rilevare come nessun consigliere regionale abbia sentito la necessità di invocare una commissione d’inchiesta per far luce sulla gestione degli acquedotti da parte di Sorical.
Di certo non sono gli argomenti a mancare: Omessi investimenti, mancata manutenzione, un costoso deferrizzatore tristemente fermo e, dulcis in fundo, le tariffe illegittime, come sentenziato, nientemeno, che dalla Corte Costituzionale. Ma tutto tace e questo silenzio, per qualcuno, è d’oro.
Potremmo parlare – conclude Di Lieto – di un “matrimonio di convenienza” per Veolià che oggi porta a casa ben 7 milioni di euro.
Ma, ovviamente, si tratta soltanto di banali coincidenze.