Le Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro e dal Servizio Centrale Operativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nella tarda serata di ieri ha dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere a carico di due persone ritenute responsabili di omicidio, aggravato dal metodo e dall’agevolazione dell’associazione mafiosa, e porto illegale di armi.

L’indagine, suffragata dal contributo delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha permesso di ricostruire le dinamiche, maturate in seno al clan mafioso Lanzino-Patitucci, che avevano portato all’omicidio di Ruffolo Giuseppe, deceduto nel novembre del 2011, nei pressi di Città 2000 a Cosenza.

Era tarda serata. Uno scooterone con a bordo due persone poi i colpi calibro 7,65 contro l’auto a bordo della quale c’era Giuseppe Ruffolo 33 anni, di Cosenza, già noto alle forze dell’ordine e titolare di una agenzia di trasporti con sede in via degli Stadi luogo dove è stato compiuto l’agguato di stampo mafioso, un centinaio di metri prima del sottopassaggio. La vittima ancora ferita avrebbe cercato una volta scesa dall’auto, di farsi portare all’ospedale da un automobilista fermo poco distante, ma inutilmente perché Ruffolo è deceduto all’arrivo nel nosocomio cosentino, a causa delle gravi ferite riportate all’addome.

Oggi sono finiti in manette i due killer

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