Un 47enne di Catanzaro è stato arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. I fatti risalgono alla serata di ieri, quando una telefonata al 112 richiedeva l’intervento intervento dei militari segnalando la presenza di un uomo in escandescenza che stava aggredendo la propria madre. Sul posto intervenivano gli uomini del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Catanzaro che intercettavano l’uomo, L.A. di Catanzaro, mentre stava inveendo contro il padre e che pochi minuti prima aveva picchiato l’anziana madre colpendola violentemente con svariati calci alla gamba destra. La donna terrorizzata aveva telefonato al marito, che si trovava in un’altra abitazione poco distante, chiedendo aiuto mentre si rifugiava da alcuni vicini di casa che avevano sentito le urla.

Giunti sul posto i militari assistevano alle numerose e gravi minacce dell’uomo rivolte ai genitori con frasi “Ti ammazzo… ti taglio la testa”. Dopo aver provato inutilmente a tranquillizzare l’uomo, i militari venivano strattonati e per questo decidevano di immobilizzarlo. La madre, in evidente stato di shock, piangeva e lamentava forti dolori alle gambe, chiaramente gonfie e tumefatte.

Il padre esausto dormiva in macchina
La ricostruzione della vicenda ha permesso ai carabinieri di accertare molteplici e continue vessazioni ed aggressioni, prevalentemente verbali ma sempre più violente, patite ormai da tempo dagli anziani coniugi. Circa 8 mesi fa, durante un litigio per futili motivi, l’uomo aveva spintonato il padre e lo aveva fatto cadere a terra insieme alla madre. Anche poche settimane fa, a causa di tali comportamenti incontrollabili, si era reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine mentre, in una recente circostanza, il padre, ormai esausto, si era visto costretto ad andare a dormire all’interno della propria macchina. L’uomo è stato tratto in arresto in flagranza di reato per ipotesi di maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del Magistrato di Turno, sottoposto agli arresti domiciliari presso una struttura ospedaliera, in attesa dei successivi provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Fonte Quicosenza

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