Riceviamo e Pubblichiamo
Le associazioni Artemisia Gentileschi, Corto Circuiti, Paolab, Cambia Paola ed ANPI provinciale hanno indetto un sit-in in piazza del Popolo per domani, domenica 24 marzo, per manifestare solidarietà al giornalista Guido Scarpino dopo il vile attentato subito nei giorni scorsi e per protestare contro ogni forma di violenza. Interverranno, oltre ai rappresentanti delle associazioni organizzatrici, lo stesso Guido Scarpino e il vicesindaco Tonino Cassano.
Troppo spesso siamo costretti a fare i conti con la violenza dilagante di gruppi – sparsi o organizzati – che pretendono di appropriarsi dei nostri spazi di libertà personale, politica ed economica.
Il rogo che ha distrutto l’auto del nostro concittadino è doppiamente allarmante: perché è il sintomo di una mai sopita recrudescenza criminale sul nostro territorio e perché, essendo rivolto verso un professionista dell’informazione, costituisce un attacco non solo alla persona ma anche alla libertà di stampa.
A noi tutto questo non piace. E lo diciamo con forza perché sappiamo che tutto questo non fa parte di un destino ineluttabile ma è un problema che ha delle cause ben precise e che può essere risolto con interventi decisi e immediati. Lo diciamo perché Paola è una città di pace, una città di donne e di uomini liberi, una città che è decisa a non cedere i propri spazi e i propri orizzonti a chi con i propri comportamenti e con le proprie scelte, si oppone alla civiltà, alla democrazia e alla libera iniziativa dei suoi cittadini.
Sappiamo che Guido Scarpino non si lascerà intimidire e persevererà nel suo lavoro con la professionalità e la determinazione che da sempre lo contraddistinguono. Ma il messaggio che deve essere lanciato a chi spera di prevalere con la violenza e la sopraffazione deve essere collettivo: “Non vincerete. Non abbiamo paura”.
Per queste ragioni, chiediamo alla Paola migliore, che è assolutamente maggioritaria, di unirsi al sit-in di domenica 24 marzo, testimoniando solidarietà e compattezza nei confronti di una vittima della violenza intimidatoria e rivolgendo un appello corale alle forze dell’ordine e alla magistratura, affinché individuino e puniscano con la massima durezza mandanti ed esecutori del vile attentato.