La spallata che si voleva dare all’amministrazione del sindaco Gaetano Sollazzo non ha ottenuto il risultato che alcuni pensavano di ottenere. Al tavolo della riunione non erano presenti i sette consiglieri pronti a firmare le dimissioni che avrebbero generato la fine dell’attuale amministrazione comunale.

Qualcuno, probabilmente, conoscendo gli avversari aveva intuito ed ha preferito attendere nel retrobottega per avere la certezza che tutti fossero presenti, soprattutto i componenti di Diamante futura, che, pur avendo appoggiato l’amministrazione comunale, ultimamente hanno preso le distanze, si dice per ottenere la “legittimazione politica”. Probabilmente non si trattava di una rottura, ma solo di una strategia politica per alzare la posta in palio.

E così, il tavolo ha visto la presenza di soli due consiglieri su tre del partito democratico, i due consiglieri di Diamante migliore.

La situazione resta precaria, ma nulla sembra essere cambiato rispetto ai giorni scorsi, tranne un irrigidimento della posizione dei consiglieri di Diamante futura verso la maggioranza.

Le tematiche della cittadina sono sempre le stesse e a far reggere l’ago della bilancia dell’amministrazione Sollazzo sembra essere ancora la questione porto. Su quest’ultima situazione, il sindaco sembra aver appoggiato le idee del movimento popolare che chiede la restituzione dell’area. Ma, per far ciò, alla luce degli ultimi documenti, è necessario che qualcuno prenda il serpente dalla coda evitando eventuali conseguenze negative. Sulla riunione di ieri mattina è intervenuto Antonio Cauteruccio, di Diamante migliore, che era presente insieme alla consigliera Francesca Amoroso.

«Abbiamo partecipato alla riunione dei tre gruppi consiliari d’opposizione, organizzata dal Pd, per verificare la presenza dei numeri (7 consiglieri) necessari a mandare a casa l’attuale amministrazione comunale di Diamante. La riunione – afferma Cauteruccio – si è conclusa con l’ennesimo nulla di fatto. Ci sembra giusto informarne la popolazione semplicemente esponendo i fatti e senza nessuno spirito polemico, anche perché ad alcune situazioni e ad alcune dinamiche siamo ormai abituati e non ci interessa commentarle. Diamante Futura attende la legittimazione politica richiesta alla maggioranza e i conseguenti sviluppi politici legati alle prossime elezioni. Il gruppo consiliare del Pd, composto da 3 consiglieri, ha partecipato invece alla riunione con soli 2 consiglieri per cui stamattina sarebbe stato impossibile raggiungere, al tavolo, il numero di 7 firme necessarie. Noi eravamo al completo, non attendiamo sviluppi o legittimazioni politiche e riteniamo che le prossime elezioni non centrino nulla con il dovere istituzionale di un Consigliere Comunale d’opposizione, nel pieno rispetto delle posizioni di tutti».

Fonte miocomune.it