Di Antonello Troya
Poi non dite che c’è una campagna contro l’ospedale di Praia. Meno di una settimana fa lamentavo la presenza di macchine nello spazio destinato ai disabili. Ed ecco che per incanto sparisce anche il cartello che indicava tale spazio. Nel mentre le strisce sull’asfalto continuano ad indicare che quello è destinato a chi è impossibilitato a muoversi, vedi sparire dal palo il cartello. Che ci fosse ne abbiamo una prova con una foto scattata nell’estate appena trascorsa (al lato) dove, seppur mezza coperta da una autovettura, il cartello si vede. I disabili, tutti, devono farsene una ragione: niente privilegi. Parcheggiano anche loro fuori dal cancello. Anzi più lontano possibile. Così non danno fastidio. Ma tu lo vedi uno che non può camminare, o un dializzato dopo una seduta dialitica che trova la macchina fuori dall’ingresso? Eh no. Anche loro devono farsi qualche centinaio di metri. Perché lo spazio è destinato ai dipendenti. Si proprio quelli. Quelli che si ammazzano di fatica in un ospedale mezzo morto che stenta appena ad aprire gli sportelli. Della questione ne è stata portata a conoscenza il direttore del distretto, Angela Riccetti e il direttore sanitario Vincenzo Cesareo. Vedremo i risultati.